Per evitare problemi durante l’esecuzione di operazioni in cui sono coinvolti materiali di scarto potenzialmente pericolosi è obbligatorio usare contenitori per rifiuti pericolosi con specifiche caratteristiche e prodotti secondo le norme imposte da leggi e regolamenti.
Questa tipologia di rifiuti non può essere smaltita in contenitori generici, proprio per via del rischio che essi comportano.
Per scegliere i contenitori idonei al trattamento dei rifiuti pericolosi bisogna valutare:
- Tipo di rifiuto che deve essere smaltito
- Il materiale con cui sono costruiti
- Sistemi che aumentano la sicurezza
Scegliere il contenitore in base al tipo di rifiuto pericoloso
Anche limitando la scelta del contenitore all’insieme di quelli per rifiuti speciali, occorre fare attenzione a cosa effettivamente si dovrà inserire all’interno di esso.
I rifiuti possono essere ritenuti pericolosi per diversi motivi, ad esempio possono essere esplosivi, corrosivi, infettivi, tossici, mutogeni, inquinanti per l’ambiente.
A seconda delle caratteristiche del materiale è necessario scegliere un contenitore che ne permetta la conservazione, la movimentazione e lo smaltimento in totale sicurezza.
Basta pensare a come è diverso maneggiare una sostanza chimica di scarto piuttosto che una confezione di farmaci scaduti per capire come non si possa utilizzare lo stesso contenitore per entrambi gli scopi.
Caratteristiche del materiale con cui è costruito il contenitore per rifiuti pericolosi
Visto il rischio a cui sono sottoposti coloro che muovono e smaltiscono i rifiuti speciali, è indispensabile che i contenitori siano costruiti con materiali che siano assolutamente:
- Impermeabili
- Imperforabili
Uno dei materiali più usato, proprio perché soddisfa le due caratteristiche sopraelencate, è il polipropilene 100% rigido.
L’azienda italiana Casone, riconosciuta come una delle leader del settore, utilizza questo tipo di materiale plastico per realizzare due gamme di contenitori, Multibox e Cleanbox, idonei alla gestione dei rifiuti speciali, in particolare al trattamento di quelli provenienti da: ospedali, ambulatori, laboratori, sale operatorie, studi dentistici.
In alcuni ambiti specifici possono essere utilizzati contenitori in acciaio o con interno in materiale plastico ed esterno in acciaio.
La qualità dei materiali deve essere altissima, perché l’involucro che contiene i rifiuti pericolosi deve essere estremamente resistente, sia agli urti che può subire durante la movimentazione, sia agli agenti chimici e corrosovi che potrebbero essere presenti all’interno dei residui di lavorazioni che devono essere smaltiti.
Diverse chiusure dei contenitori per rifiuti speciali
Tra le principali caratteristiche che devono avere i contenitori per rifiuti pericolosi non sono da sottovalutare quelle inerenti alle chiusure.
Per smaltire i diversi tipi di rifiuti provenienti da strutture sanitarie è opportuno scegliere con cura contenitori con:
- Chiusura provvisoria e definitiva, che permettono di depositare in sicurezza attraverso un apposito foro sul coperchio diversi rifiuti prima di sigillare definitivamente il contenitore.
- Chiusura irreversibile, che non permette la riapertura del contenitore e/o il suo riutilizzo.
- Chiusura reversibile, che consente di riaprire il contenitore, sterilizzarlo e riutilizzarlo.
Questi particolari non secondari fanno capire quanto sia importante anche il tipo di coperchio associato ad ogni contenitore.
Per scegliere il contenitore giusto è necessario valutare con attenzione i tipi di rifiuti che dovranno essere depositati al suo interno, ma anche il processo con cui vengono inseriti e conservati fino al loro definivo smaltimento.